domenica 25 marzo 2007

Crisi Palmera: via i padroni, si nazionalizzi la fabbrica sotto controllo operaio!

La sezione olbiese del movimento costitutivo del Partito comunista dei Lavoratori esprime la massima solidarietà e il massimo sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori della Palmera in crisi e alla loro lotta. Il nostro partito denuncia le responsabilità del padronato nella crisi e il carattere concertativo e collaborazionista dei sindacati confederali.
La crisi del polo industriale del nord Sardegna è la crisi del capitalismo italiano e della classe borghese; la responsabilità di tale crisi è da attribuirsi unicamente alle scelte sbagliate di quest’ultima, basate unicamente sul profitto individuale e pertanto denunciamo la messa in cassintegrazione di decine di operai (approvata dai sindacati concertativi), preludio, come tutti sanno, al licenziamento. Come al solito, sono sempre i lavoratori a pagare le conseguenze degli errori dei loro padroni e della crisi del capitalismo! La lotta dei lavoratori della Palmera deve essere connessa alle lotte di tutti i lavoratori delle aziende in crisi, alla lotta contro lo scippo del Tfr, contro le leggi precarizzanti (sia quelle del centrodestra che quelle del centrosinistra), contro la finanziaria della confindustria e dei banchieri e per una vertenza generale sul mondo del lavoro che unifichi tutte le lotte della classe lavoratrici, per dire basta ai sacrifici sempre a senso unico!
Indicando nella lotta il mezzo per portare avanti le richieste degli operai, rivendichiamo:

- La fine delle politiche concertative e dei compromessi a ribasso per gli operai.

- L’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori precari e cassintegrati.

- La nazionalizzazione senza indennizzo ai padroni e sotto controllo operaio della Palmera e di tutte le aziende in crisi e che licenziano;

- Il collegamento delle lotte dei lavoratori di tutte le industrie in crisi, in particolare nel Nord Sardegna.

Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione di Olbia

1 commento:

Anonimo ha detto...
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