mercoledì 27 febbraio 2008

PROSSIMI BANCHETTI RACCOLTA FIRME

Banchetti ad Olbia per la raccolta firme a sostegno delle liste del Partito Comunista dei Lavoratori:

Giovedì 28/02/08
ore 17:30:
Via del Piave, vicino alla sede della Cgil


Venerdì 29/02/08
dalle ore 13:30 alle ore 14:30:
presso l'ingresso del nuovo ospedale "Giovanni Paolo II"


Per informazioni: pclolbia@yahoo.it

venerdì 22 febbraio 2008

RACCOLTA FIRME PER LE LISTE DEL PCL

Sabato, 23 febbraio 2008

Olbia

10:30

Mercatino di Piazza San Gallo, vicino a Viale Aldo Moro

Banchetto per la raccolta firme a sostegno delle liste del Partito Comunista dei Lavoratori.

Per informazioni:

pclolbia@yahoo.it

mercoledì 20 febbraio 2008

INTERVISTA A MARCO FERRANDO



INTERVISTA A MARCO FERRANDO, PORTAVOCE NAZIONALE DEL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI E CANDIDATO PREMIER ALLE ELEZIONI POLITICHE.


domenica 17 febbraio 2008

RACCOLTA FIRME PER LA LISTA DEL PCL


La Sezione di Olbia del Partito Comunista Lavoratori terrà i banchetti di raccolta firme per la presentazione elettorale del PCL:

- Lunedì 18 Febbraio:
13:45
Zona Industriale, davanti alle fabbriche Technova e Novafloor

- Martedì 19 Fabbraio:
09:30
Mercatino Zona Bandinu

Al più presto vi comunicheremo le prossime date.

pclolbia@yahoo.it

sabato 16 febbraio 2008

RACCOLTA FIRME

La Sezione di Olbia del Partito Comunista dei Lavoratori ha iniziato la raccolta firme per la presentazione elettorale del PCL, col candidato presidente Marco Ferrando. Oltre ad essere disponibili i moduli per la raccolta firme presso i locali del Comune e della Provincia, sono iniziati i banchetti organizzati dai militanti. A partire da Lunedì vi comunicheremo i luoghi e le date della settimana prossima.
Quà sotto trovate il volantino che sarà distribuito:

IL PCL VERSO LE ELEZIONI:

SE NE VADANO TUTTI, GOVERNINO I LAVORATORI!

Il Partito Comunista dei Lavoratori si presenta alle elezioni come organizzazione autonoma e alternativa sia al centrodestra che al centrosinistra (oltrechè alla Sinistra Arcobaleno che ha tradito i lavoratori votando le peggiori leggi antioperaie e antipopolari), entrambi rappresentanti gli interessi dei padroni e delle banche, come si è visto nell’ultima legislatura; il PCL si presenta con un programma anticapitalistico in difesa dei lavoratori, contro i padroni e le banche:

1) Contro la barbarie degli omicidi bianchi nei luoghi di lavoro, rivendichiamo non solo l’abolizione delle leggi di precarizzazione, ma la galera per i padroni responsabili dell’insicurezza e l’esproprio delle loro aziende, senza indennizzo e sotto controllo operaio a partire dalla Thyssen Krupp. Più in generale rivendichiamo il controllo dei lavoratori, con poteri di veto, su tutti gli aspetti dell’organizzazione del lavoro.

2) Contro l’usura legale dei mutui versi milioni di lavoratori e di famiglie rivendichiamo la nazionalizzazione delle banche (vera “associazione a delinquere”) senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori; l’annullamento dei debiti contratti, sotto ricatto, da milioni di persone; la nascita di un unico istituto di credito pubblico, sotto controllo popolare, come mezzo di sostegno a lavoratori e artigiani, piccoli commercianti, oggi torchiati e truffati dalla banche.

3) Contro l’imperialismo italiano e i sui costi sempre più ingenti, rivendichiamo non solo il ritiro immediato e incondizionato dalla truppe da tutti i teatri di guerra, ma l’abbattimento delle spese militari, la nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio dell’industria bellica (come premessa della sua riconversione), l’abolizione della diplomazia segreta, il sostegno al diritto di resistenza di tutti i popoli oppressi e aggrediti -a partire dal popolo palestinese- per il loro pieno diritto di autodeterminazione.

4) Contro i privilegi materiali del Vaticano e di un clericalismo sempre più invadente e arrogante, rivendichiamo non solo la difesa della legge 194, dei diritti civili, dei principi di laicità; ma l’abolizione dei fondi pubblici a scuole e università private e confessionali, la fine dell’esenzione fiscale della Chiesa( iva e ici), l’esproprio delle grandi proprietà immobiliari del clero da destinare ad uso sociale.

5) Contro i privilegi delle istituzioni borghesi e del loro parlamentarismo, contro la natura di un apparato statale burocratico estraneo e ostile alle grandi masse, rivendichiamo uno stato di tipo nuovo basato sull’autorganizzazione democratica dei lavoratori e sul loro potere, sulla revocabilità permanente di ogni eletto; sulla abolizione di ogni privilegio degli eletti rispetto ai loro elettori: con la retribuzione di un deputato del popolo non superiore a 2000 euro.

Questo programma non rispetta le compatibilità del sistema capitalistico, ma le esigenze oggettive dei lavoratori e delle classi subalterne. Anzi mostra come la soluzione vera e reale di queste esigenze richieda la rottura con il capitalismo e un governo dei lavoratori.

Il Partito Comunista dei Lavoratori si impegna a raccogliere attorno a questo programma tutte le energie disponibili, a partire dal mondo del lavoro.


La proposta “ se ne vadano tutti governino i lavoratori” è la nostra risposta alla crisi sociale e politica italiana. E’ e sarà l’asse caratterizzante della costruzione del PCL, del suo intervento nei movimenti, della sua stessa campagna elettorale.

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI www. pclolbia.blogspot.com

domenica 3 febbraio 2008

Morto Vito Bisceglie, dirigente nazionale operaio del Partito Comunista dei lavoratori e, in precedenza, del Partito della Rifondazione Comunista

E' morto oggi Vito Bisceglie, membro della Direzione del Partito Comunista dei Lavoratori, e già in passato della Direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista e del Comitato Centrale della FIOM- CGIL.

Il compagno si è spento in conseguenza di un tumore contro cui lottava da anni con grande coraggio, mantenendo fino alla fine un ruolo centrale come dirigente nazionale del PCL.

Vito Bisceglie era nato in Puglia nel 1943 ed era emigrato a Torino bambino . Giovane operaio si era iscritto alla Federazione Giovanile del PCI alla fine degli anni '50. Rapidamente in conflitto con la politica riformista aveva aderito alla sezione italiana della IV internazionale. Lì si era formato come quadro dirigente operaio trotskista. Sul terreno della lotta operaia in senso stretto era, nel 1962, uno dei protagonisti dei"fatti di Piazza Statuto", cioè l'assalto di migliaia di operai infuriati per un contratto bidone, non firmato dalla CGIL, alla sede provinciale della UIL torinese.

Quando nel 1968, la politica rinunciataria della direzione della sezione della IV Internazionale portò ad un tracollo dell'organizzazione trotskista in Italia, Vito fu uno dei pochi quadri dell'organizzazione che non si lasciò attrarre dalle sirene maoiste e/o spontaneiste, e contribuì in maniera importante al difficile compito di ricostruzione . Nel contempo era uno dei protagonisti dell'autunno caldo (lavorava come operaio specializzato alla Nebiolo) e nel 1970 entrava a far parte, primo marxista rivoluzionario nel dopoguerra, del Comitato Centrale della FIOM. Difensore delle posizioni conseguenti del trotskismo negli anni '90 entrava nell'allora Associazione Proposta ( animatrice della sinistra rivoluzionaria del PRC e antesignana del PCL). Diveniva da subito un dirigente centrale e grazie alla battaglia antiriformista nel PRC, -che dirigeva nella situazione in cui la nostra corrente otteneva i maggiori consensi di voto congressuale- entrava nel CPN e nella Direzione di Rifondazione.

Era così, al momento della scissione nel maggio del 2006, con l'ingresso del PRC nel governo Prodi, una dei sette promotori nazionali della nascita del movimento costitutivo del nostro partito.

Da sempre impegnato con ruolo centrale nella battaglia internazionale, era stato uno dei delegati italiani al congresso costitutivo a Buenos Aires nell'aprile del 2004 del Coordinamento per la Rifondazione della IV Internazionale di cui il PCL è oggi la sezione italiana.

Quadro dirigente operaio rivoluzionario trotskista, sindacalista classista, costruttore organizzativo, sempre convinto della centralità operaia, ma attento e partecipe di altri movimenti, Vito Bisceglie lascia un vuoto, umano e politico, difficilmente colmabile.

p. il Comitato Esecutivo del PCL
Marco Ferrando
Franco Grisolia


(2 febbraio 2008)