mercoledì 10 ottobre 2007

PER UNO SCIOPERO GENERALE IN SARDEGNA

Appello ai sindacati, ai partiti e alle organizzazioni dei lavoratori


La classe lavoratrice sarda vive attualmente in uno stato disastroso e subisce continuamente attacchi ai suoi diritti da parte dei padroni e del loro rappresentante, il padrone Soru. Sono decine le fabbriche che rischiano di chiudere mandando a casa centinaia di lavoratori e i posti di lavoro minacciati. La lotta dei lavoratori della Legler, della Palmera, e di tutte le fabbriche che chiudono e licenziano, dimostra come sia necessario abbandonare la pratica della concertazione con i padroni e le istituzioni, dannosa per il movimento operaio e del tutto favorevole agli interessi del padronato: è necessario che si apra una vertenza generale che porti a lottare uniti tutti i lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro, quelli precari, quelli a cui non viene rinnovato il contratto, e tutti quelli che subiscono pesanti attacchi ai loro diritti e alle loro condizioni di lavoro; i lavoratori chiedono che si ponga termine ai sacrifici, e che la crisi dei padroni incapaci e sfruttatori venga pagata dai padroni stessi, e non dai lavoratori. Mantenere separate le vertenze ha l’unico fine di indebolire il potenziale enorme delle lotte. Solo unificando queste si potranno unire le forza della classe operaia per tornare a vincere, per cacciare via Soru in nome di un governo dei lavoratori e per i lavoratori. Non serve fare pressione sull’industriale sfruttatore Soru o su qualsiasi altro esponente della borghesia: i lavoratori possono e devono contare unicamente sulle proprie forze. E’ perciò necessario che i lavoratori conquistino l’indipendenza dai governi, dalle giunte, dalle coalizioni e dai partiti dei padroni e che si promuova immediatamente uno sciopero generale sardo che unifichi tutte le vertenze in corso sui capisaldi della nazionalizzazione delle aziende in crisi e che licenziano, del controllo operaio sull’industria, del reintegro dei cassintegrati e dell’assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori precari. I lavoratori hanno un potenziale di lotta enorme, devono solo prenderne la consapevolezza e unirsi.
Il Partito Comunista dei Lavoratori fa appello ai sindacati e ai partiti della sinistra radicale (Prc, Pdci, Sinistra Democratica) perché venga proclamato uno sciopero generale dei lavoratori della Sardegna, in difesa del posto di lavoro e dei propri diritti.
Le nostre parole d’ordine sono:
- Nazionalizzazione sotto controllo operaio delle aziende in crisi e che licenziano
- Controllo operaio sull’industria
- Assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori precari
- Via Soru e tutti i governi dei padroni, per un governo dei lavoratori per i lavoratori!


Coordinamento regionale della Sardegna del Partito Comunista dei Lavoratori

Nessun commento: