Coloro a cui “piace” l’idea del “cantiere” proposto da Sinistra democratica (Mussi-Salvi) e che ha fatto scrivere a qualcuno “che è un dovere parteciparci. In campo non c’è l’unità di una indistinta sinistra sinistra ma anche quella dei comunisti” ( Lucio Costa sul sito Il pane e le rose, 5 maggio 2007) avranno qualche dispiacere nel vedere cosa combinano i promotori del “cantiere” in Sardegna a cui hanno cambiato nome in “laboratorio”.
Tutto è avvenuto all’improvviso quando Renato Cugini, già consigliere regionale dei DS, e all’ultimo congresso sostenitore della mozione Angius, insieme ad Antonello Licheri, consigliere regionale del Prc e primo firmatario di una mozione di minoranza all’ultimo congresso del PRC, in cui si sosteneva, addirittura, che sinistra europea doveva diventare il coordinamento di tutte le forze antimperialista del mediterraneo, sono apparsi nella sala stampa del consiglio regionale, alle h.13 del 10 maggio, per annunciare che nel giro di una settimana sarebbe nato “il nuovo gruppo[consiliare]della sinistra”. Ovviamente “il laboratorio è aperto, stiamo lavorando per cogliere subito le pulsioni che si avvertono all’esterno dopo la nascita del PD”( dalla dichiarazione dell’antimperialista, ormai ex di RC, Antonello Licheri).
Chi si aspettava che i due, animati da questa “rottura a sinistra” dei DS, per rimanere fedeli al Partito Socialista Europeo, parlassero delle ultime lotte operaie in Sardegna, oppure criticassero i regali di Soru alle multinazionali, sicuramente saranno rimasti delusi. Infatti, qualche giorno dopo, i due hanno annunciato con determinazione la prima iniziativa politica di “sinistra autonomista”: “Siamo in cinque, vogliamo un posto in giunta”. Abbiamo detto con determinazione, ma i due la determinazione e l’energia la dimostrano solo negli intrighi del parlamentarismo decadente e marcio. Ministerialista di ferro Cugini e di plastica l’antimperialista Licheni. Vogliono un assessore perché adesso sono in cinque, si sono aggiunti altri due consiglieri regionali di RC e uno del Pdci. Pare che al gruppo si aggiungerà la rifondatrice assessora al lavoro, Maddalena Salerno che si è distinta nel seguire servilmente il governatore regionale, il miliardario Renato Soru.
Insomma Renato Cugini non ha perso tempo per porre il marchio, suo e di Gavino Angius, sul cantiere/laboratorio, secondo le peggiori tradizioni del movimento operaio: il collaborazionismo ministerialistica e la concezione federalista del partito o come si dice in certi ambienti “arcipelago”.
Sezione provinciale di Sassari del
Movimento costitutivo per il Partito Comunista dei Lavoratori
Tutto è avvenuto all’improvviso quando Renato Cugini, già consigliere regionale dei DS, e all’ultimo congresso sostenitore della mozione Angius, insieme ad Antonello Licheri, consigliere regionale del Prc e primo firmatario di una mozione di minoranza all’ultimo congresso del PRC, in cui si sosteneva, addirittura, che sinistra europea doveva diventare il coordinamento di tutte le forze antimperialista del mediterraneo, sono apparsi nella sala stampa del consiglio regionale, alle h.13 del 10 maggio, per annunciare che nel giro di una settimana sarebbe nato “il nuovo gruppo[consiliare]della sinistra”. Ovviamente “il laboratorio è aperto, stiamo lavorando per cogliere subito le pulsioni che si avvertono all’esterno dopo la nascita del PD”( dalla dichiarazione dell’antimperialista, ormai ex di RC, Antonello Licheri).
Chi si aspettava che i due, animati da questa “rottura a sinistra” dei DS, per rimanere fedeli al Partito Socialista Europeo, parlassero delle ultime lotte operaie in Sardegna, oppure criticassero i regali di Soru alle multinazionali, sicuramente saranno rimasti delusi. Infatti, qualche giorno dopo, i due hanno annunciato con determinazione la prima iniziativa politica di “sinistra autonomista”: “Siamo in cinque, vogliamo un posto in giunta”. Abbiamo detto con determinazione, ma i due la determinazione e l’energia la dimostrano solo negli intrighi del parlamentarismo decadente e marcio. Ministerialista di ferro Cugini e di plastica l’antimperialista Licheni. Vogliono un assessore perché adesso sono in cinque, si sono aggiunti altri due consiglieri regionali di RC e uno del Pdci. Pare che al gruppo si aggiungerà la rifondatrice assessora al lavoro, Maddalena Salerno che si è distinta nel seguire servilmente il governatore regionale, il miliardario Renato Soru.
Insomma Renato Cugini non ha perso tempo per porre il marchio, suo e di Gavino Angius, sul cantiere/laboratorio, secondo le peggiori tradizioni del movimento operaio: il collaborazionismo ministerialistica e la concezione federalista del partito o come si dice in certi ambienti “arcipelago”.
Sezione provinciale di Sassari del
Movimento costitutivo per il Partito Comunista dei Lavoratori
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