lunedì 12 maggio 2008

Solo il governo dei lavoratori e delle lavoratrici può arrestare il disastro prodotto dai capitalisti!

I responsabili dell’aumento dei prezzi alimentari, della benzina e dell’elettricità sono i grandi capitalisti dell’industria e della finanza

Nel periodo che va dal 2002 al 2007 i capitalisti ed il loro stato hanno rapinato 7.635 euro a ogni famiglia tra aumenti di prezzi e tariffe. Rispetto al 2007 il pane è aumentato del 12,3%, il latte dell’8,7%, le tariffe elettriche del 5,3%, il gas del 3,9%; al 1 maggio la benzina verde toccava 1.46 euro, mentre il diesel 1.44 euro.

Questi aumenti intaccano, pesantemente, il reddito, già basso, della classe lavoratrice per i salari striminziti, la precarietà, il lavoro nero e l’indebitamento con le banche. Alla fine del 2007 l’indebitamento dei nuclei familiari (numeri della Banca d’Italia) è di 493 miliardi di euro, 11% in più dell’anno precedente: il debito assomma alla metà del reddito delle famiglie. Il capitalismo è infame perché costringe i lavoratori ad indebitarsi per poter avere un’abitazione.

Ma l’aumento dei prezzi dei beni alimentari che si è sviluppato dalla fine dello scorso anno mostra il lato infame del capitalismo.

Dopo che la grande finanza ha lucrato nel settore edilizio negli USA e in Europa, si è aperta in questo settore una crisi profonda con perdite per le grandi banche che sono state scaricate sulle famiglie che avevano contratto dei mutui bancari: un risultato terribile è che nei soli USA a 618 mila famiglie è stata pignorata la casa. Poiché dopo questa crisi nel settore edilizio non si poteva strozzare più, la speculazione finanziaria capitalistica si è buttate avidamente in ciò di cui non si può fare assolutamente a meno il settore dell’alimentazione. I rialzi sono sbalorditivi in Sardegna e nel resto del continente; in Africa, Asia e America latina coprono il 70 % dei salari di quei martoriati paesi. Questo è il capitalismo tanto decantato da Berlusconi e da Veltroni: impoverimento, fame e guerre contro chi non accetta gli ordini dei grandi capitalisti dell’industria e della finanza.

Il governo Berlusconi continuerà a spremere la classe lavoratrice, come ha già fatto il governo Prodi.

Il Partito Democratico di Veltroni farà la finta, quando la farà, di opporsi a Berlusconi.

Solo il governo dei lavoratori e delle lavoratrici può arrestare il disastro prodotto dai capitalisti avidi, dai politici e dai burocrati corrotti e incompetenti.

Partito Comunista dei Lavoratori- sezione di Ozieri

1 commento:

Anonimo ha detto...

imparato molto