domenica 29 aprile 2007

COMUNICATO DELLA SEZIONE OLBIESE DEL mPCL SU ELEZIONI COMUNALI

Il Partito Comunista dei Lavoratori non sostiene alle prossime elezioni comunali né, ovviamente la coalizione di centrodestra, né quella di centrosinistra, entrambe rappresentanti di interessi che sono contrari a quelli dei lavoratori e delle lavoratrici, come si può chiaramente vedere dalla politica nazionale fatta di finanziarie “lagrime e sangue”, scippo di Tfr e pensioni, guerre imperialiste, aumento vertiginoso delle spese militari e politiche antipopolari; di fatto il governo di centrosinistra si rivela in perfetta continuità col precedente governo Berlusconi: permangono infatti le sue leggi vergogna (vedi legge 30), si anticipa di un anno lo scippo del Tfr, ci si appresta ad aumentare l’età pensionabile, si aumentano drasticamente i costi dei tickets sanitari, si votano le guerre imperialiste, si aumentano le spese militari mentre non si rinnovano i contratti dei lavoratori; ad aver guadagnato dalle politiche del governo di guerra Prodi-Padoa Schioppa, sono stati, come sempre, i padroni, le banche e la borghesia in generale, ovviamente a spese dei lavoratori e degli oppressi. Insomma: attacco ai diritti dei lavoratori all’interno e guerre imperialiste contro i lavoratori di altri paesi, il tutto con il sostegno delle sinistre (Prc, Pdci, Verdi, Sinistra Ds) e delle burocrazie sindacali CGIL CISL e UIL.
Non avendo avuto la possibilità, data la sua recente formazione, di candidarsi con una propria lista indipendente a tali elezioni, il PCL invita i cittadini olbiesi all’astensione elettorale (chiedendo di annullare la scheda scrivendo “Partito Comunista dei Lavoratori”), in mancanza di un’alternativa dei lavoratori e degli oppressi alle politiche della classe dominante.
Abbiamo fatto appello ai compagni di Rifondazione Comunista di Olbia, proponendo loro un accordo tecnico con una lista di sinistra, indipendente e autonoma sia dal centrodestra che dal centrosinistra, pur rimanendo all’opposizione e rifiutando qualsiasi incarico amministrativo, a condizione della loro rottura con il centrosinistra e dell’assunzione di un programma anticapitalista a difesa e a vantaggio dei lavoratori esplicato nei punti:

- Abolizione dell’ICI sulla prima casa;
- Censimento delle case sfitte. Tassazione straordinaria per quelle sfitte da oltre un anno ed eventuale espropriazione di quelle sfitte da tempo e affidamento di esse a nuclei familiari che ne necessitino, compresi quelli immigrati;
-L’introduzione di forme di canone di affitto equo commisurate al reddito;
-La riduzione dei costi dei servizi cittadini, dal trasporto pubblico con abbonamenti fortemente agevolati, all'assistenza sanitaria, al prezzo di cinema e teatri, al sostegno nell'acquisto di materiale didattico e il carattere interamente pubblico di tutti i servizi sociali;
-Soppressione dei finanziamenti a scuole o enti privati; aumento dei finanziamenti alla scuola e ai servizi pubblici;
-La Palmera, portata in crisi da una classe padronale speculatrice, deve essere nazionalizzata senza indennizzo ai proprietari e sotto controllo operaio, e i lavoratori posti in cassintegrazione devono essere ricollocati al lavoro a tempo indeterminato, così come tutte le aziende in crisi. L’amministrazione locale deve essere pronta a fornire, se si determina l’eventualità, commissioni pubbliche alle aziende autogestite dai lavoratori;

Purtroppo ci è stato dato un secco rifiuto dalla dirigenza del Prc, motivato dalla loro volontà di permanere all’interno della coalizione dell’Unione, per “accendere qualche lampadina” al suo interno. Pertanto continuiamo a far appello ai compagni onesti del Prc e delle sinistre, sostenendo che non serve permanere “criticamente” in una coalizione della borghesia, con l’utopica illusione di “spostarla a sinistra”; è tempo di costruire una sinistra classista, rivoluzionaria e internazionalista d’opposizione ai grandi interessi, e che stia fino in fondo dalla parte dei lavoratori e degli oppressi. E’ tempo di costruire l’opposizione di classe ai governi dei padroni! Ed è questo il compito che si prefigge il Partito Comunista dei Lavoratori. Pertanto, non avendo avuto l’opportunità di presentarci alle elezioni comunali, chiamiamo i lavoratori e i cittadini all’astensione elettorale, affermando che qualsiasi coalizione borghese si troverà a governare contro i lavoratori, troverà l’opposizione del PCL, e sostenendo la necessità di una vertenza che unifichi le lotte dei lavoratori su un programma di rivendicazioni anticapitalistiche, a partire dal coordinamento delle lotte dei lavoratori delle fabbriche in crisi nel Nord Sardegna (vedi Legler e Palmera) e dal rilancio in generale dell’opposizione di classe.

Movimento costitutivo del Partito Comunista dei Lavoratori – sezione di Olbia

pclolbia@yahoo.it
www.pclolbia.blogspot.com

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