venerdì 8 giugno 2007

TUTTI A ROMA, IL 9 GIUGNO

TUTTI A ROMA, IL 9 GIUGNO
PER UNA GRANDE MANIFESTAZIONE POPOLARE E DI MASSA
CONTRO BUSH E IL SUO ALLEATO PRODI


Il 9 giugno giunge a Roma mister Bush, il protagonista numero uno delle politiche di guerra che infestano il mondo col loro carico di crimini e di orrori nel nome della “democrazia” e della “pace”.
Come in tanti altri paesi, anche in Italia, il presidente USA troverà ad accoglierlo una grande manifestazione popolare di rigetto dell’imperialismo americano e delle sue politiche criminali. Come in tanti altri paesi del mondo, la manifestazione antiBush denuncerà con chiarezza le responsabilità del suo governo locale alleato.
Il governo Prodi-D’Alema-Parisi – governo della settima potenza capitalista del mondo - è complice dell’amministrazione americana. Tutta la sua politica estera vuole concordare con il governo Usa una comune gestione delle politiche militari e di guerra: e ciò che viene chiamato “multilateralismo”. E’ una politica che mira ad usare l’alleanza con gli USA come leva degli interessi del capitalismo italiano nelle aree strategiche del mondo per garantirgli una fetta di torta nella spartizione internazionale delle zone d’influenza, delle materie prime, della manodopera a basso costo. Per questo l’Italia è in Libano, in Afghanistan, nei Balcani: non per la “pace”, ma per il profitto delle grandi imprese e delle banche. La stessa legge del profitto che sul fronte interno colpisce i salari, sfrutta la precarietà, impone il taglio a scuola, sanità e pensioni, al fine di assicurare al capitale il grosso delle risorse pubbliche e di finanziare le spese militari. Spese militari che col governo di Centrosinistra sono aumentate del 13%.
Quelle sinistre italiane (PRC – PdCI – Sinistra Democratica) che, tradendo i movimenti pacifisti e antimperialisti, hanno votato le missioni di guerra e l’aumento delle spese militari lo hanno fatto per la stessa ragione per cui hanno votato finanziarie antioperaie e antipopolari: la difesa dei propri ministeri, dei propri sottosegretari, della Presidenza della Camera. Per questo pretendevano che la manifestazione antiBush risparmiasse Prodi. Per questo la loro pretesa grottesca è stata respinta.
La manifestazione popolare, pacifica e di massa del 9 giugno a Roma, sarà al tempo stesso contro Bush e contro Prodi. Su questa base è possibile e auspicabile la più ampia unità di tutte le forze disponibili della sinistra italiana, del mondo del lavoro e dei movimenti di lotta di questi anni. Fuori da questa chiarezza c’è solo doppiezza e trasformismo: che sono per noi inaccettabili.
Il Movimento per il Partito Comunista dei lavoratori è impegnato in tutta Italia nella promozione della grande manifestazione di Roma, dove saremo presenti in forze dietro lo striscione
“No a un governo di guerra. Per una sinistra che non tradisca”.
La costruzione di una sinistra coerentemente anticapitalista è indispensabile non solo per ricondurre la lotta contro la guerra alla lotta contro il capitalismo che la produce: ma anche per difendere l’autonomia dei movimenti dalle manovre di chi vorrebbe piegarli agli interessi del proprio governo, del proprio imperialismo, e … delle proprie carriere.

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