giovedì 19 luglio 2007

PERCHE' ADERIRE AL PROGETTO DEL

PER UNA SINISTRA CHE NON TRADISCA, ALTERNATIVA A PRODI E A BERLUSCONI

Come Movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori, veniamo dalla rottura con Fausto Bertinotti e con Rifondazione Comunista nel momento stesso del loro ingresso nel governo Prodi. Assieme al nostro compagno Marco Ferrando non abbiamo accettato il baratto delle ragioni dei lavoratori con qualche ministero, sottosegretariato, Presidenza della Camera. In questa scelta sta la sostanza nel nuovo partito che vogliamo costruire, in totale rottura con decenni di trasformismo della sinistra italiana.

Ogni volta i gruppi dirigenti della sinistra hanno finito con usare le lotte dei lavoratori e dei movimenti per stringere compromessi con i loro avversari, sulla loro pelle.
Fu così con il compromesso storico tra P.C.I. e D.C. negli anni 70, che iniziò la svendita delle conquiste del 68. Fu così negli anni 90 quando i grandi scioperi a difesa delle pensioni contro Berlusconi furono svenduti dal PDS al governo Dini, che massacrò le pensioni. E' così oggi: dove i grandi movimenti di lotta per cacciare Berlusconi sono stati piegati ad un governo Prodi che ripropone, in forme diverse, le stesse politiche di Berlusconi... con il voto di tutta la sinistra governativa (Bertinotti in testa). E ieri come oggi, il tradimento dei lavoratori produce frustrazione, passività, abbandono e spiana la strada alla rimonta delle destre. Poi, ogni volta, si ricomincia da capo.

Ecco, noi vogliamo rompere con questa spirale infernale. Vogliamo costruire, semplicemente, una sinistra che non tradisca. Una sinistra che abbia come proprio obbiettivo non quello di raccattare qualche poltrona di governo o sottogoverno a braccetto con gli avversari dei lavoratori e in subordine ai loro programmi. Ma che voglia davvero costruire un altra società libera dal dominio del capitalismo e del profitto: e che per questo stia sempre, sino in fondo e senza riserve, dalla parte dei lavoratori e di tutti gli oppressi.

BASTA "SACRIFICI". PAGHI CHI NON HA MAI PAGATO

In primo luogo diciamo" Basta sacrifici" per i lavoratori, i giovani, i disoccupati, i pensionati. Sono 15 anni che centro destra e centro sinistra chiedono sacrifici alla grandi masse popolari (su salari, pensioni, diritti, servizi sociali...). Sono 15 anni che i sindacati e tutte le sinistre finiscono col negoziare sacrifici, promettendo ogni volta che "saranno gli ultimi" e che "servono ai giovani". E' tutta ipocrisia. 15 anni di sacrifici hanno colpito innanzitutto proprio le giovani generazioni a esclusivo vantaggio di giganteschi profitti ed enormi ricchezze. Ora basta. Ora vogliamo una sinistra che rifiuti di trattare sul programma del padronato e vari finalmente un programma di lotta dei lavoratori, per i lavoratori, e sotto il loro controllo.
Chiediamo un forte aumento di salari e stipendi, perché non si può vivere (quando va bene) con 1000 euro al mese.
Chiediamo l'abolizione di tutte le leggi di precarizzazione del lavoro che ricattano milioni di giovani e impediscono loro di costruirsi un'esistenza degna.
Chiediamo il ritorno ad una previdenza pubblica a ripartizione, che ripristini pensioni certe e adeguate per chi ha lavorato una vita.
Chiediamo un forte aumento della spese sociali per la sanità pubblica, la scuola pubblica, l'università , falcidiate dai tagli di tutte le leggi finanziarie.

Obbiettivi "impossibili" perchè "mancano i soldi"? E' falso.
Si taglino le enormi spese militari( 21milardi di euro annuali).
Si ritirino le missioni coloniali e di guerra (che costano milioni di euro ogni giorno).
Si tassino gli enormi profitti delle grandi imprese e delle grandi banche (oltre 40milardi netti nel solo 2005 per le prime 20 imprese)
Si abbattano gli scandalosi stipendi di deputati e senatori (14mila euro netti mensili, più infiniti privilegi)
Si aboliscano i privilegi fiscali del clero, a partire dall'esenzione di I.V.A. e di I.C.I. (6 miloni di euro evasi legalmente ogni anno).
Si colpisca davvero l'evasione fiscale legale ed illegale dei grandi gruppi economici (decine di miliardi l'anno)
Si nazionalizzino (senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori) le aziende in crisi, le grandi imprese e le grandi banche - a tutela di tanti posti di lavoro- invece che continuare a finanziare le loro ristrutturazioni antioperaie.
E le enormi risorse che così si risparmieranno potranno essere trasferite a salari, pensioni, sanità, scuola, trasporti, energie alternative, riassetto del territorio, edilizia pubblica...).
Ecco, vogliamo una sinistra che sappia affermare, contro corrente, questa verità in contrapposizione a centro destra e centro sinistra. E sappia unire i lavoratori attorno a questo programma indipendente di mobilitazione: non per "partecipare", ma per vincere.

PER LA DEMOCRAZIA DEI LAVORATORI E NON DEI BANCHIERI

E' vero: l'intera organizzazione della società attuale è incompatibile con questo elementare programma di giustizia. Ma è una ragione per rinunciare a questo programma o per mettere in discussione l'attuale società?
Ci dicono che siamo in "democrazia". E' falso. In questa società capitalista il potere reale si concentra nelle mani di una piccola minoranza di grandi capitalisti e di banchieri che controllano tutte le leve dell'economia e della vita pubblica (fabbriche, trasporti, stampa, televisioni...) . Che posseggono di fatto persino le case degli italiani , grazie a mutui usurai, e le loro pensioni, sempre più privatizzate. Che ricevono dallo Stato ogni anno montagne di denaro pubblico (pagato da lavoratori e contribuenti), con cui tra l'altro si "comprano" i principali partiti e i loro governi, siano essi di centro destra o di centro sinistra: come dimostrano le relazioni familiari di ministri e dirigenti politici di diverso colore con banchieri, faccendieri, grandi burocrati di stato, generali, in un walzer di giochi di cordata e di guerre di potere; in cui i Prodi i Berlusconi i D'Alema si incontrano o si scontrano, a seconda dei casi , non sulla base di "valori" , ma unicamente di affari e interessi di clan. Il tutto mentre ai lavoratori si chiedono..."sacrifici", nel nome dell'etica pubblica e dell' "interesse nazionale". E' questa dunque la decantata "democrazia"?
Ecco; vogliamo una sinistra che sappia denunciare questa truffa e lottare per un democrazia vera: in cui siano i lavoratori e la maggioranza della società a controllare le leve dell'economia e a definire le sue scelte di indirizzo, non più in base al profitto di pochi ma alla esigenze della società stessa. In cui i rappresentati eletti dei lavoratori e del popolo siano permanentemente revocabili e privi finalmente di ogni privilegio. In cui il potere politico non sia più un corpo separato e avversario, ma l'espressione diretta della maggioranza e della sua autorganizzazione democratica.

PER UN ALTRO ORDINE DEL MONDO. LIBERATO DAL CAPITALISMO

Era questo il programma originario del comunismo prima che venisse stravolto dallo stalinismo. Noi crediamo che quel programma sia oggi più attuale di ieri non solo in Italia, ma nel mondo. Di più: crediamo sia l'unica alternativa globale al dilagare della miseria, al disastro ecologico annunciato, al saccheggio di interi continenti, al ritorno delle guerre coloniali, alle grandi migrazioni dalla fame e dalla morte, tutti effetti della logica perversa del profitto e della barbarie del capitalismo. In caso contrario il futuro delle giovani generazioni sarà molto peggiore del loro presente.
L'alternativa socialista e' un utopia? Niente affatto. L'idea che l'umanità possa decidere del proprio destino - e non i banchieri, le multinazionali, e i loro stati contro l'umanità stessa- è in fondo l'idea più ragionevole che esista. Folle semmai è la società capitalista . Ma i lavoratori e la maggioranaa della società hanno la forza per costruire un mondo finalmente ragionevole e libero da ogni oppressione(sociale, sessuale,nazionale)? Si, i lavoratori e la maggioranza dell'umanità possiedono una forza immensa: devono solo prenderne coscienza contro l'abitudine alla rassegnazione e il peso di tante delusioni.
Ecco , vogliamo una sinistra che in Italia e nel mondo sappia costruire controcorrente tra le classi subalterne la coscienza della necessità e della possibilità di una rivoluzione liberatrice. Collegando le lotte quotidiane alla prospettiva di una vera alternativa di società.
Il progetto del Partito Comunista dei Lavoratori, che avvierà in autunno il proprio congresso fondativo vuole dare vita a questa sinistra nuova. Se vuoi sostenere questo progetto, aderisci al nostro movimento per costruire insieme il nuovo partito.

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