martedì 24 luglio 2007

Volantinaggio alla Palmera


Giovedì 26 i militanti delle sezioni di Olbia e Ozieri del Movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori (mPCL) si recheranno davanti alla Palmera per portare le parole d'ordine dell'occupazione della fabbrica, della nazionalizzazione sotto controllo operaio, l'unica soluzione in grado di salvaguardare il posto di lavoro, e la parola d'ordine del coordinamento regionale delle lotte, per unificarle e vincere. Sarà anche distribuito un volantino dal titolo "Via i padroni e le banche, occupare la Palmera! Si nazionalizzi la fabbrica sotto controllo operaio!" che potete leggere quì sotto.

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VIA I PADRONI E LE BANCHE, OCCUPARE LA PALMERA!
SI NAZIONALIZZI LA FABBRICA SOTTO CONTROLLO OPERAIO!


Per un coordinamento regionale dei lavoratori delle fabbriche in crisi
Per la nazionalizzazione sotto controllo operaio


Dopo aver fatto perdere il posto di lavoro alla metà dei lavoratori dell’azienda nel corso degli anni, col consenso dei sindacati confederali con la promessa della cosiddetta “ristrutturazione”, i padroni hanno deciso di sferrare il colpo di grazia ai lavoratori: la chiusura della fabbrica, con la perdita del posto di lavoro per gli operai e i lavoratori dell’azienda, e la dislocazione della produzione in un altro luogo, dopo essersi indebitati con le banche che acquisiranno i terreni per venderle al miglior speculatore immobiliare. Tutto ciò dimostra che bisogna abbandonare ogni illusione concertativa di scendere a compromessi (a ribasso) con i vertici aziendali della Palmera; è necessario lanciare, invece, una piattaforma di lotta unificante, che parta dall’occupazione ad oltranza degli stabilimenti, col reintegro di tutti i cassintegrati, per richiedere la nazionalizzazione sotto controllo operaio e senza indennizzo ai padroni, l’unica soluzione in grado di salvaguardare il posto di lavoro.
In Sardegna sono innumerevoli le fabbriche in crisi che mettono in cassintegrazione e licenzano e i cui lavoratori sono in procinto di essere vergognosamente mandati a casa senza lavoro. Dopo mesi di lotta, infatti, ha deciso di chiudere anche la Legler, con la perdita del posto di lavoro di 360 operai. Le burocrazie sindacali concertative si dimostrano incapaci di affrontare la situazione e giungono a compromessi a ribasso con i padroni, non unificando e quindi indebolendo le lotte dei lavoratori, com’è successo fino ad ora.
L’isolamento nella lotta produce nella maggior parte dei casi solo sconfitte per i lavoratori, come d’altronde dimostrano i fatti degli ultimi tempi; perciò è necessario promuovere da subito, come obiettivo immediato, un coordinamento regionale dei lavoratori delle fabbriche in crisi su una piattaforma unificante che abbia come capisaldi l’autorganizzazione democratica dei lavoratori, la determinazione nella lotta e la soluzione della crisi nella nazionalizzazione sotto controllo operaio, senza alcun indennizzo ai padroni, l’unica soluzione in grado di salvaguardare l’occupazione e salvare i lavoratori dalla perdita del posto di lavoro. Esso non è che il primo passo verso l’unificazione di tutte le lotte a livello nazionale. Come militanti del mPCL ci impegneremo a portare questa istanza nei luoghi di lavoro e all’interno dei sindacati, sviluppando una forte battaglia per porre fine alla concertazione. Indicando nella lotta il mezzo per portare avanti le richieste degli operai, rivendichiamo:

· L’IMMEDIATA ISTITUZIONE DI UN COORDINAMENTO DEI LAVORATORI DELLE FABBRICHE IN CRISI, AUTORGANIZZATO DAI LAVORATORI STESSI

· La fine delle politiche concertative e dei compromessi a ribasso per gli operai. OCCUPARE LA PALMERA!

· La nazionalizzazione sotto controllo operaio e senza indennizzo ai padroni della Palmera e di tutte le aziende in crisi e cHe licenziano, L’UNICA SOLUZIONE CHE SALVAGUARDI IL POSTO DI LAVORO.

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