mercoledì 16 gennaio 2008

Dalla Sapienza per una mobilitazione nazionale anticlericale

COMUNICATO STAMPA DI MARCO FERRANDO
Portavoce naz. del Partito Comunista dei Lavoratori

(16 gennaio 2008)
Partito Comunista dei Lavoratori
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L’annullamento della visita del Papa all’università di Roma è un successo dell’iniziativa studentesca. Nonostante la clamorosa latitanza di tutte le sinistre di governo, una mobilitazione dal basso, determinata e radicale, ha imposto una battuta d’arresto all’invadenza clericale e al papismo veltroniano. Era ora.

Adesso è necessario allargare la mobilitazione.

Il Partito Comunista dei Lavoratori propone a tutte le sinistre e a tutte le forze dell’associazionismo laico lo sviluppo di un’iniziativa unitaria di lotta anticlericale su scala nazionale; che, partendo dalla difesa della 194 avanzi tre obiettivi di fondo:
1) la soppressione dei finanziamenti pubblici di scuole e università private e confessionale;
2) la fine della scandalosa esenzione fiscale dei beni ecclesiastici, riproposto con voto bipartisan nella finanziaria 2008;
3) l’esproprio delle grandi proprietà della chiesa per una loro destinazione ad uso sociale.

Sono rivendicazioni giuste, popolari, potenzialmente maggioritarie nella società italiana. Richiedono semplicemente una sinistra vera che abbia il coraggio di impugnarle, rompendo con il Pd di Veltroni e Binetti.

domenica 13 gennaio 2008

CONTRO LA DEMAGOGIA POPULISTA E REAZIONARIA DI GIANNI GIOVANNELLI E DELLE DESTRE

Comunicato della sezione di Olbia del Partito Comunista dei Lavoratori sulla questione dei rifiuti.

Alla cinica demagogia del centrodestra e dei suoi vessilli non c’è limite: dopo aver la coalizione berlusconiana contribuito attraverso politiche borghesi-camorristiche assieme al centrosinistra a causare l’emergenza rifiuti in Campania, dopo aver tentato di far approdare in Sardegna scorie nucleari negli anni passati, dopo aver cementificato le coste per i profitti degli affaristi, i suoi esponenti regionali (Mauro Pili e lacchè) e il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli tentano di cavalcare demagogicamente l’indignazione popolare contro la decisione di Soru di smaltire i rifiuti della Campania in Sardegna. Il Partito Comunista dei Lavoratori mette in guardia eventuali lotte delle popolazioni che si coagulerebbero nel territorio olbiese, in caso di utilizzo del porto della città per il trasporto di rifiuti extraregionali, da questi ciarlatani che utilizzerebbero le mobilitazioni per scopi opportunistici.
Il PCL è altresì solidale con la lotta delle popolazioni campane contro lo scempio dei rifiuti provocato dalla borghesia e dalla camorra, tra loro strettamente collegati da una fitta rete di rapporti affaristici, con la complicità delle giunte colluse e corrotte sia di centrodestra che di centrosinistra. Il presidente-padrone Soru (e insieme a lui i suoi servi come la presidente della provincia Pietrina Murrighile), accettando rifiuti provenienti dalla Campania, contribuisce ad offuscare le responsabilità di Bassolino e della sua giunta nella criminale gestione dei rifiuti.
L’emergenza in Campania non rappresenta altro che il tornaconto del sistema capitalistico in decadenza: non solo questo sistema sfrutta i lavoratori per i profitti di un pugno di industriali e banchieri, ma rappresenta un ostacolo oggettivo allo sviluppo della società e alla salvaguardia dell’ambiente. La questione della “mondezza”, nel napoletano e ovunque, non trova altra soluzione che il controllo operaio e popolare sulla gestione dei rifiuti, strappandolo alla camorra e al manipolo di sfruttatori che devasta l’ambiente e la salute delle popolazioni, in un regime di raccolta differenziata e di adozione delle tecniche scientifiche più moderne per lo smaltimento, quali il trattamento meccanico-biologico (TMB).
Non bisogna lasciarsi ingannare dai parolai del centrodestra che non fiatavano quando il governo Berlusconi voleva portare in Sardegna le scorie nucleari; le eventuali mobilitazioni contro l’approdo dei rifiuti ad Olbia dovranno assumere un carattere nettamente antifascista e contrario ai demagoghi alla Giovannelli. In questo senso facciamo appello alle organizzazioni del movimento operaio, della sinistra e democratiche ad opporsi ad eventuali sbarchi di rifiuti e a contrastare con ogni sforzo tutte le destre.

Partito Comunista dei Lavoratori –Sezione di Olbia
13/01/08

Comunicato stampa Partito Comunista dei Lavoratori Sardegna

Il PCL Sardegna si oppone all’ incenerimento e allo smaltimento in discarica dei rifiuti a prescindere dalla loro provenienza, in quanto pratica dannosa per l’ ambiente e per le popolazioni che vivono a ridosso di questo tipo di impianti.

La decisione di Soru come di altri presidenti di Regione, di accogliere i rifiuti campani, mira a nascondere le responsabilità delle giunte di Bassolino e Rosa Russo Iervolino sul problema della raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, mascherando il tutto con la scusa della solidarietà nei confronti delle popolazioni coinvolte nella grave emergenza Campana.

Per questi motivi il PCL Sardegna esprime solidarietà alle popolazioni del Napoletano che in questi giorni hanno intensificato la loro giusta rivendicazione a vivere in salute ed in un territorio non inquinato, condanna la decisione di Soru di bruciare i rifiuti Campani nell’ inceneritore del TecnoCasic a Macchiareddu e di stoccarli nelle discariche di Ozieri , Villacidro o di qualunque altro comune dell’ isola.

L’ unica strada da seguire è quella della unione delle lotte in un unico progetto generale anticapitalistico, perché il capitalismo ha sempre assunto la natura come pura merce, entro la logica cieca del profitto, solo la riconquista del controllo sociale sull’ economia, sulla scienza, sulla tecnica, sulla produzione ed i suoi fini, in funzione della specie umana e quindi del suo ambiente di vita può disinnescare la bomba ecologica alimentata ogni giorno dal capitalismo, ripristinando l’ equilibrio tra produzione e natura.

Il PCL rivendica in primo luogo:

La nazionalizzazione senza indennizzo, sotto controllo operaio delle imprese inquinanti ai fini delle loro riconversioni, vedi fra tutte S.A.R.A.S. s.p.a. e Portovesme s.r.l.

L’ investimento concentrato di risorse, sotto controllo sociale e a spese dei profitti, in un sistema pubblico organizzato di raccolta differenziata dei rifiuti.

La riconduzione sotto controllo sociale e pubblico del sistema di smaltimento dei rifiuti, con la conversione degli impianti di incenerimento in impianti di trattamento a freddo o di dissociazione molecolare dei rifiuti.

giovedì 10 gennaio 2008

Comunicato stampa della sezione di Ozieri del Partito Comunista dei Lavoratori

La decisione di Prodi e di Soru di scaricare in Sardegna i rifiuti accumulatisi nella regione Campania, a causa del malgoverno delle giunte di centro-destra e di centro-sinistra, dimostra in quale considerazione tengano la salute della popolazioni della Sardegna. Ma ancora più grave è la decisione di Leonardo Ladu, sindaco di Ozieri, che da autentico ascaro ha offerto la discarica del comune di Ozieri, dove la popolazione pratica la raccolta differenziata con successo, per lo stoccaggio dei rifiuti campani. E’ una delle peggiori iniziative colonialiste prese dal dopoguerra ad oggi.
Lanciamo un appello a tutti i militanti e le militanti della sinistra a mobilitarsi nelle piazze e nelle strade per impedire questa barbarie. La vera solidarietà con il popolo campano e napoletano si fa unendosi nella lotta contro il governo Prodi, la giunta regionale di Sassolino e quella della Russo-Jervolino che non fanno altro che portare acqua al mulino della destra e riempire la bella terra di Napoli di mondezza.

mercoledì 9 gennaio 2008

Risposta a Ricci

Car@ compagn@,

In questo ultimo anno mezzo da quando abbiamo rotto con rifondazione vi sono state , nei nostri confronti com PCL, delle critiche e degli attacchi politici . Alcune di queste critiche, legettime rientravano nell'ambito della dialettica politica , altre invece come nel caso del pdac, rientravo e rientrano nella partica dell'insulto .
Siamo un po' stanchi delle stupidaggini di Ricci.

E' ora di chiarire il tutto.

Eugenio Gemmo
IL VESSILO DEL BOLSCEVISMO NELLE MANI di Ricci o Crisecci?…
E' passato molto tempo da quando il gruppo del compagno Ricci ruppe con l'area di Progetto Comunista (allora in Rifondazione poi divenuto mcPCL) dando vita, a colpi di citazioni bibliche*, al pdac. Questo partito –il pdac-, nonostante manchi in molte lotte e manifestazioni sociali come Genova 2007, Antifascismo a Roma, 9 giugno 2007( due i soli militanti presenti nello spezzone dei disobbedienti di Acrobax) viene lodato e beatificato dallo stesso Ricci che, con volontà felina tipiche di un tigre, si prodiga nel venderlo come unica vera realtà di opposizione comunista in Italia.
Non ultime- dettate dall'invidia di una paranoia politica- le "rettifiche" che a destra(soprattutto) e manca scrive per "ridimensionare" il I congresso del PCL… il livore fa brutti scherzi…
Non me ne voglia il compagno Ricci, che da tigre si trasforma in lupo e perde il pelo ma non il vizio di sviluppare- grazie a un ironia a volte pungente- la sua vena truffaldina, fatta di burle e pochezza ideologica…
Ovviamente non è il solo. Come dimenticare, in tema di approssimazione politica, gli articoli a firma di Valerio Torre ( ore illustre dirigente del pdac) sull'allora Progetto Comunista ( prima della rottura sopraccitata), in cui l'autore si dilettava con parole critiche e taglienti a distruggere la corrente internazionale della LIT, per poi, tempo dopo... ritrovarvici insieme a braccetto… Oggi, infatti, il pdac è la sezione italiana della Lega Internazionale dei Lavoratori (detta "morenista" dal nome del suoi fondatore. N. Moreno ), un valido esempio di puro opportunismo lungimirante.
La differenza nostra con il Pdac , comunque, non risiede solamente nel metodo politico ma va ben oltre . La differenza è nello stile: meno dedito all'insulto politico verso i compagni e più attento e severo nei confronti del padronato... anche se nostro malgrado, questa volta ci troviamo costretti a interrompere il serio lavoro politico che ci contraddistingue per concentrarci nello smascheramento delle ennesime "balle" del compagno Ricci.
Andiamo con ordine e analizziamo il suo ultimo articolo, presente sul sito del pdac, dal titolo "quei fantastici mille":
1) Nel terzo capoverso scrive di noi, del mcPCL: Non è speciale per il suo sito web: anzi, a dire il vero, ha un sito web che pubblica solo le dichiarazioni del leader, senza un solo militante che ci scriva . Prima bugia: sul sito del mcPCL vi sono articoli, comunicazioni, volantini, comunicati stampa di tutte le realtà di partito (tra iniziative e comunicati) . L'onestà del nostro sito web risiede inoltre e soprattutto nella veridicità delle firme poste sotto gli scritti pubblicati. Firme che non nascono, come succede a quei burloni del pdac, dall'anagramma dei loro stessi nomi: in modo da far apparire di più i propri militanti e poter dire di avere svariati compagni che scrivono! Ci chiediamo come faranno per la formazione dei loro quadri (sic!) forse si atterrano alla biblica moltiplicazione dei pani e dei pesci, in cui i pesci nuovi verranno battezzati con nomi vecchi (vedi franco crisecci alias francesco ricci). Come si diceva una volta? la fantasia al potere!
2) Sempre nel suo pseudo articolo, di cui ancora ci domandiamo l'utilità se non quella di riempire appunto il sito web di un partito anagramma, Ricci afferma: sabato 15 a Vicenza dietro al leader (riferito a Marco Ferrando) c'erano solo trenta militanti trenta. Ah Ah Ah... permetteteci una sonora risata davanti alla seconda bugia emersa dopo 30 righe 30... Se non fosse, solamente, per le foto presenti sul sito dei compagni del mcPCL di Torino e di Roma sarei tentato di consigliare al compagno Ricci/Crisecci/ecc di essere più accorto nella conta… o di contare di più alla prossima manifestazione…
3) Il Pcl di Ferrando, invece, ha portato solo 30 (trenta) attivisti alla manifestazione di Vicenza e alle elezioni, pur vantando nei comunicati stampa l'1% elettorale, ha preso tra lo 0,1 e lo 0,9% in un pugno di città. Anche se poi ha corretto il risultato (così come altri correggono il caffè con un goccio di grappa) sommando le percentuali invece dei voti reali (cosa che, ahinoi, le dure leggi dell'aritmetica non consentono di fare, a meno che non si sia esagerato con la grappa) e ha così raggiunto lo 0,7%, infine generosamente arrotondato (alzando il gomito) a quell'1% ormai citato in tutti i comunicati del leader, quasi fosse un dato vero .
La terza bugia non poteva che essere la più grossa!
Il pdac (a questo punto ribattezzato il Partito Degli Anagrammati Cantastorie) di cui Ricci va tanto fiero, ha posto il suo simbolo in solo due cittadine (Latina e Vicenza). Il risultato, del PCL, in termini di voti e di proiezioni geografiche è indiscutibile e per questo è con estrema chiarezza che rinfreschiamo la memoria di tutti(i crisecci, ricci e altro) mostrando il dettaglio dei voti, città per città:
Genova (Provincia): 0,6%

Genova (Comune): 0,6%

Ancona (Provincia): 1,1%

Reggio Calabria (Comune): 1.2%

Rieti (Comune): 0,1%

Lissone (MI): 1,2%

Conegliano (TV): 0,5%

Rapallo (GE): 1.2%

Vigonza (PD): 1,4%

Cairo Montenotte (SV): 2,2%

Canicattini Bagni (SR): 6,8%


...altro che grappa, altro che 0,9!
4) l'articolo prosegue:…il suo giornale(riferito al mcPCL): anzi, a dire il vero, ha solo un semestrale che pubblica articoli del leader e foto ingrandite a riempire pagine intere…
I presunti apprezzamenti e beatificazioni , ne nostro giornale, a Marco Ferrando (che solo Ricci ha scorto) possono anche essere una goliardica satira politica, ma la quarta bugia relativa alla pubblicazione/distribuzione della nostra rivista sfiora il ridicolo… Fermo restando che non ci occupiamo di fotoromanzi ma di politica e che Marco Ferrando, seppur di bell'aspetto, non compete affatto con lo storico Massimo Ciavarro; è doveroso ricordare che il giornale c'è ed esce con regolarità e che, ogni 4 mesi, viene accompagnato dalla rivista teorica di approfondimento MARXISMO RIVOLUZIONARIO che Ricci – in malafede- finge di non ricordare.
5) Non felice di tutto questo, il nostro "Pinocchietto Ricci" si affretta – in tempo reale e in modo maniacale- ad aggiungere postille al suo testo che grazie ad un compagno riceviamo :
Avevamo già scritto questo corsivo quando abbiamo visto Ferrando dai Tg (grazie alla generosa intercessione dell'amico ex giornalista Rai Lucio Manisco, che si è fatto riprendere in varie pose in prima fila) parlare alla platea del suo congresso -all'Hotel Perù a Rimini- in una sala da settanta posti (invitati inclusi).
Ricordo a Crisecci( Ricci) che l'Hotel era il Royal Plaza ( capienza bene superiore a quella dettata da Cruisecci) e non il Perù! Si sbagliava Ricci, riferendosi all'albergo, forse con la sua organizzazione?
Dubito 70 delegati- iscritti per il pdac sarebbero comunque troppi…
6) E infine, ognuno rivela la sua natura, Ricci svela il suo ascendete di vero burocrate : …a dieci giorni dal congresso i documenti non sono ancora stati resi pubblici… Noi , come si dovrebbe in una organizzazione trotskista, i documenti non li abbiamo pronti prima della fine congresso e quindi postati. Cosa avremmo dovuto pubblicare? (SIC!) Di solito si discute , si elabora, si vota e si scrive! Ora che il congresso è finito- colmando l'ansia del nostro amico "Pinocchietto" Ricci- pubblicheremo i documenti . Documenti frutto di una reale discussione e partecipazione politica… Giuro , credetemi, senza sdoppiamenti anagrammatici.
Ma come direbbe un vecchio saggio:
"Da un ladro puoi stare in guardia, da un bugiardo no".
Nel caso di Ricci, sapendo che fine hanno fatto i soldi della cassa di Progetto Comunista, direi di stare doppiamente in guardia...
*in riferimento al testo intitolato: Quei fantastici mille, nel quale sono presenti riferimenti a Mosè…

martedì 8 gennaio 2008

E' USCITO MARXISMO RIVOLUZIONARIO


Cari compagni, vi comunichiamo che è uscito il nuovo numero di Marxismo Rivoluzionario, rivista teorica del Pcl e supplemento al Giornale Comunista dei Lavoratori. Il numero attuale è completamente dedicato alla Rivoluzione d'Ottobre.
Per richiedere la rivista, il giornale, per abbonamenti etc. potete contattarci via email.
Fraterni saluti
La Sezione di Olbia del Partito Comunista dei Lavoratori

pclolbia@yahoo.it



"Per generazioni di comunisti, di operai, di lavoratori, la Rivoluzione di ottobre ha rappresentato un punto di riferimento politico e non solo. La Rivoluzione russa è stata il sogno, il simbolo stesso della possibilità di un altro mondo basato su rapporti di produzione non capitalistici: un mondo senza padroni..."

Rassegna stampa su Congresso Pcl

lunedì, 07.01.08
1° CONGRESSO DI FONDAZIONE DEL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

RASSEGNA STAMPA:

FONDAZIONE PCL, FERRANDO: "Governo Prodi totalmente conforme a Confindustria"
Si è svolto a Rimini il congresso fondativo del Partito Comunista dei Lavoratori. Un anno e mezzo fa la rottura con Rifondazione Comunista, colpevole di essere entrata al Governo e soprattutto si sostenerlo in Parlamento. Dal podio dell'Hotel Royal, il portavoce nazionale Marco Ferrando non risparmia proprio nessuno dai suoi strali: Governo e maggioranza, ovviamente, ma anche tutta la sinistra. Si salvano i movimenti e i sindacati di base. E più che altro si salvano milioni di lavoratori, di disoccupati e di pensionati, a cui qualcuno dovrà pur seriamente cominciare a pensare, da sinistra. Ferrando avoca a sé e al suo partito (e sottolinea "partito) questa capacità di farlo. "Il programma del Governo Prodi -premette Ferrando- è totalmente conforme a Confindustria , come dimostrò, ad esempio, l'anno scorso il cuneo fiscale che portò 6 mld di euro di sgravi alle imprese". E giù duro anche contro Diliberto e Bertinotti. "Quando vediamo il presidente del Consiglio, alla conferenza stampa di Natale, ostentare i propri doni agli industriali senza che nessuno, nemmeno da sinistra, alzi un dito, quando vediamo un Oliviero Diliberto che evoca la salma di Lenin mentre continua a votare le missioni di guerra, quando vediamo Fausto Bertinotti che negozia con Berlusconi leggi elettorali e presenta le encicliche di Papa Ratzinger proprio mentre l'alleata Binetti vota contro i diritti degli omosessuali su ispirazione divina, abbiamo la conferma della nostra distanza politica e morale dall'Unione".



FONDAZIONE PCL, FERRANDO /2: Grande industria teme rottura sociale



"Le ragioni del nostro nuovo partito non stanno solo nell'opposizione" spiega Ferrando dal podio dell'Hotel Royal di Rimini "ma in vent'anni di storia italiana. L'obiettivo principe è quello di "ricostruire un nuovo movimento operaio". Il PCL nasce oggi, "ma ha una sua storia, quella di quasi 20 anni di battaglia politica contro la deriva della sinistra italiana. Il capitalismo italiano migliora le proprie posizioni sulla pelle di milioni di operai e di giovani precari. La nuova concertazione tra Prodi, Epifani e Montezomolo significa subordinare ancora di più i salari al profitto. Le missioni di guerra, utili al posizionamento del capitalismo italiano nel mondo, in Libano, nei Balcani, in Afghanistan, ricevono miliardi su miliardi a scapito della spesa sociale e contro i diritti di autodeterminazione dei popoli".

E guai a diffidare dei moniti "buonisti" di quella borghesia che "domina più di prima e che domina più di prima, e che tuttavia ha un consenso sempre più ridotto nel resto della società. Se addirittura il governatore Draghi e Montezemolo, nel mentre rapinano i salari, ne riconoscono la pochezza, lo fanno non per buon animo, ma perché temono la rottura sociale. Per il centro-sinistra, tenere insieme Montezemolo e i suoi operai, le banche e le famiglie indebitate, è impresa alquanto ardua.

Proprio le peggiori misure anti-operaie e anti-lavoro hanno avuto il determinante sostegno delle forze della sinistra. E' stato un sostegno decisivo per far passare nella società italiana queste misure che altrimenti avrebbero incontrato più opposizione e minor rassegnazione".



FONDAZIONE PCL, FERRANDO / 3: Sinistra Arcobaleno? Sinistra Arlecchino.



Tante e gravissime le colpe della Sinistra, compreso il suo rapporto con i movimenti: "e' una Sinistra che usato i movimenti per una scalata istituzionale e burocratica contro i movimenti stessi". E la Sinistra Arcobaleno? "La Sinistra Arcobaleno non è altro che la nuova veste Arlecchino. La sua cancellazione di falce e martello non è altro che la cancellazione delle ragioni del lavoro". La Sinistra Arcobaleno avrebbe "il compito di ridare vita "ad una nuova socialdemocrazia come canale di integrazione e subordinazione del potere operaio". Ma non ci riuscirà: "questo progetto strategico si scontra con limiti e contraddizioni profonde, quale la massa critica modesta della nuova sinistra arcobaleno, nella sua debolezza di radicamento sociale all'interno del movimento operaio. Di certo la socialdemocrazia della seconda repubblica appare infinitamente lontana dalla forza che il PCI aveva nella prima. Da qui la difficoltà ad alimentare entusiasmo nel nuovo soggetto e nel produrre nella base un effetto di trascinamento e di identificazione in esso. La bastonata inferta al popolo del 20 ottobre e alle sue speranze col voto a favore del protocollo sul welfare è indicativa, e, anzi, il parto della Sinistra Arcobaleno coincide con la crisi profondissima di Rifondazione".

Le parole più dure sono forse quelle sulla guerra in Iraq: "non c'è risposta reale alla domanda di pace senza aperta rottura con l'imperialismo e senza chiamare in causa gli interessi delle nostre classi dominanti e i crimini delle loro truppe tricolori come quelli compiuti in Iraq nella battaglia dei ponti con l'assassinio impunito di decine di irakeni. Tutti ricordano gli italiani uccisi a Nassiriya nessuno ricorda bimbi e donne gravide colpiti dal piombo delle truppe italiane."

Nasce il Partito comunista dei lavoratori: sarà mica l'unico coerentemente anticlericale a sinistra?
Marco Bazzichi - resistenzalaica@gmail.com
(4 gennaio 2007)

Al secondo giorno di congresso un'intervista a Ferrando approfondisce il tema della funzione sociale ed economica del Vaticano e le ragioni della conseguente coerente scelta anticlericale del PCL

Rimini, 4 gennaio 2008.
"Per essere coerentemente anticapitalisti, dobbiamo essere coerentemente anticlericali". Così recita uno dei punti programmatici del nuovo partito nato nell'estrema sinistra, il Partito Comunista dei Lavoratori, di cui si è appena svolto il congresso fondativo, a Rimini. Un anno e mezzo fa la rottura con Rifondazione Comunista, colpevole di essere entrata al Governo e soprattutto si sostenerlo in Parlamento.

Dal podio dell'Hotel Royal, il portavoce nazionale Marco Ferrando non risparmia proprio nessuno dai suoi strali: Governo e maggioranza, ovviamente, ma anche tutta la sinistra. Si salvano i movimenti e i sindacati di base. E più che altro si salvano milioni di lavoratori, di disoccupati e di pensionati, a cui qualcuno dovrà pur seriamente cominciare a pensare, da sinistra.

Dietro il linguaggio che a molti può far sorridere, dietro ai richiami a Trotzky o Marx, dietro la falce e il martello, si svela un'analisi della società italiana che è assai difficilmente aggredibile. Se oggi l'anticapitalismo non vuol dire impegnarsi nell'abolizione della proprietà privata, ma impegnarsi per salari più dignitosi, vuol dire anche riconoscere le roccaforti di una società palesemente ingiusta. Palesemente ingiusta verso i più deboli, leggi pensionati e operai, ma palesemente ingiusta verso tutto ciò che esce dal solco della sacra famiglia cattolica. E in questa rivendicazione di una coerenza anticlericale, per Marco Ferrando e i suoi si tratta di riconoscere il Vaticano come una di queste roccaforti.

Non solo Fiat insomma, non solo spesa militare, ma anche Vaticano, vero e proprio intermediario della spesa pubblica e fonte di ingiustizia sociale. Binetti e finanze vaticane insomma, a braccetto: da una parte si negano le unioni civili, dall'altra si alimenta un sempre più vasto oceano fatto di potere finanziario e di hotel che, grazie a una cappella, non pagano l'Ici. E per ogni euro non pagato da qualcosa, in questo caso la Chiesa o il ristoratore, ce n'è uno in più da pagare per l'operaio. Non fa una grinza.

"A differenza della Sinistra Arcobaleno - tuona Ferrando dal podio dell'Hotel Royal di Rimini - il partito che vogliamo costruire non piegherà mai la verità ai codici della convenienza, del silenzio e della complicità". Per rispondere realmente alla "domanda laica ed anticlericale, così presente in tanta parte della società italiana" è necessario "ricondurre le lotte importanti per i diritti civili e le conquiste democratiche come la 194 alla connessione col potere materiale della Chiesa e alla sua profonda connessione col capitalismo italiano e mondiale".

Non vi è autentica risposta alla domanda laica ed anticlericale "senza rivendicare ad esempio non solo la soppressione dei finanziamenti pubblici oggi elargiti a scuole e sanità private, ma l'esproprio del gigantesco patrimonio immobiliare della Chiesa che va devoluto alle esigenze sociali di milioni di lavoratori e di diseredati". Non c'è Pd né Sinistra Arcobaleno che tenga: "Il Cardinal Bertone rivendichi pure il Togliatti dell'articolo 7 come modello per Walter Veltroni, noi all'opposto vogliamo rompere con la lunga e ossequiosa sudditanza storica della sinistra italiana al Vaticano. Quando diciamo che siamo coerentemente anticlericali perché siamo coerentemente anticapitalisti, diciamo questo".

Seguendo il filo del suo intervento, abbiamo chiesto a Marco Ferrando, portavoce del Partito Comunista dei Lavoratori:

Si può dire che c'è un rapporto tra la mancanza di laicità in Italia e il capitalismo italiano?

"C'è una costante di lungo corso, anche qui, della storia della sinistra italiana. Tutte le sinistre trasformiste che hanno cercato una propria ricollocazione sul terreno di un governo ben accetto dalle classi dominanti hanno dovuto subordinarsi al Vaticano. Il Vaticano è un pezzo materiale del blocco dominante. Non è semplicemente un'ideologia, una somma di valori, è una componente organica di quello che oggi è il capitale finanziario, spesso il capitale industriale... per questo diciamo solo essendo coerentemente anticapitalisti si può essere coerentemente anticlericali. Solo da una sinistra che rompa col trasformismo e quindi col compromesso storico con la classe dominante, incluso il Vaticano, si può fare una battaglia di fondo sulla laicità. Le sinistre di governo da un anno e mezzo, persino sul terreno dei diritti civili, sono a capo chino nei confronti della Chiesa. Persino sui Dico! Voglio dire...sull'unica parvenza, persino simbolica, di politica progressista, persino su quello si chinano ai diktat della Binetti, alle compatibilità col Vaticano".

Però la Binetti fa comodo...

"Eh sì, perché ognuno si sceglie la sua parte in commedia. Il problema non è la parte che ognuno si sceglie nella commedia, ma la commedia. Questa è la tragedia del popolo della sinistra in Italia".

La Binetti non ha avuto lo stesso trattamento di Turigliatto

"No, decisamente, no".