Il PCL Sardegna si oppone all’ incenerimento e allo smaltimento in discarica dei rifiuti a prescindere dalla loro provenienza, in quanto pratica dannosa per l’ ambiente e per le popolazioni che vivono a ridosso di questo tipo di impianti.
La decisione di Soru come di altri presidenti di Regione, di accogliere i rifiuti campani, mira a nascondere le responsabilità delle giunte di Bassolino e Rosa Russo Iervolino sul problema della raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, mascherando il tutto con la scusa della solidarietà nei confronti delle popolazioni coinvolte nella grave emergenza Campana.
Per questi motivi il PCL Sardegna esprime solidarietà alle popolazioni del Napoletano che in questi giorni hanno intensificato la loro giusta rivendicazione a vivere in salute ed in un territorio non inquinato, condanna la decisione di Soru di bruciare i rifiuti Campani nell’ inceneritore del TecnoCasic a Macchiareddu e di stoccarli nelle discariche di Ozieri , Villacidro o di qualunque altro comune dell’ isola.
L’ unica strada da seguire è quella della unione delle lotte in un unico progetto generale anticapitalistico, perché il capitalismo ha sempre assunto la natura come pura merce, entro la logica cieca del profitto, solo la riconquista del controllo sociale sull’ economia, sulla scienza, sulla tecnica, sulla produzione ed i suoi fini, in funzione della specie umana e quindi del suo ambiente di vita può disinnescare la bomba ecologica alimentata ogni giorno dal capitalismo, ripristinando l’ equilibrio tra produzione e natura.
Il PCL rivendica in primo luogo:
La nazionalizzazione senza indennizzo, sotto controllo operaio delle imprese inquinanti ai fini delle loro riconversioni, vedi fra tutte S.A.R.A.S. s.p.a. e Portovesme s.r.l.
L’ investimento concentrato di risorse, sotto controllo sociale e a spese dei profitti, in un sistema pubblico organizzato di raccolta differenziata dei rifiuti.
La riconduzione sotto controllo sociale e pubblico del sistema di smaltimento dei rifiuti, con la conversione degli impianti di incenerimento in impianti di trattamento a freddo o di dissociazione molecolare dei rifiuti.
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