di Gianfranco Camboni (sezione ozierese del mPCL)
“E per verità, la natura si vede esser fornita di tale potenza, e gli effetti di quella esser così vari e molteplici….”. Giacomo Leopardi, in quel capolavoro di letteratura materialista, Il dialogo fra Cristoforo Colombo e Pietro Gutierrez, difendeva, di fronte alle metafisiche spiritualiste del cattolicesimo e del romanticismo imperanti durante la Restaurazione , la lezione filosofica dei risultati delle scienze naturali:la natura si mostra in continuo movimento e in una infinità di trasformazioni e guai a fissare limiti assoluti alla sua produzione continua. La negazione di questo risultato, di questa verità costituisce l’elemento comune a tutte le ideologie oscurantiste. La persecuzione dei cristiani nell’impero romano, i pogrom nell’Europa occidentale e orientale, il genocidio in America latina, il genocidio degli ebrei europei, degli zingari e degli omossessuali operato dai nazifascisti e lo sterminio imperialista in Iraq e Afghanistan sono la realizzazione pratica di questo elemento comune a tutte le ideologie oscurantiste il cui fine è quello di conservare il potere alla classe che lo detiene.
Gli oscurantisti ripetono da sempre che nella natura, in generale, e nella società umana, in particolare, esistono forme immutabili, fisse e tutto ciò che fuoriesce da questo sistema di forme assolute è una mostruosità, una devianza da combattere con ogni mezzo. Niente è più falso di questa negazione.
La regima delle formiche del genere Pogonomyrmex deve accoppiarsi con due tipi di maschi per produrre sia degli individui riproduttori sia le operaie. Se una regina si accoppia con un maschio del suo stesso ceppo genera regine, mentre se si accoppia con un maschio dell’altro ceppo nascono operaie. Il commento di Jonh Whitfield a questi comportamenti è il seguente:“quindi, perché una colonia funzioni, la colonia stessa ( e le regine che produce, poiché le operaie allevano le regine) devono avere una madre e due padri. E se uno qualsiasi di questi gruppi scomparisse, l’intera popolazione si estinguerebbe, a differenza che per i funghi nei quali, come è facile immaginare, se anche qualche tipo sessuale scomparisse la specie sopraviverebbe”( “Il gioco dei sessi accende l’evoluzione”, Darwin-bimestrale di Scienze,n° 3-2004). Sempre nello stesso articolo viene riportata un’interessante osservazione del biologo Joel Parker dell’ Università di Losanna “Pogonomyrmex ha quattro sessi: i maschi e le femmine di ciascun ceppo. L’idea è particolarmente efficace se si considera la colonia di insetti sociali come un ‘superorganismo’, in cui le operaie sono l’equivalente delle cellule somatiche. E’ come se una femmina si accoppiasse con un maschio per produrre le cellule somatiche della sua progenie e con un altro per produrre le cellule germinali”. Al contrario delle visioni catastrofiche che ogni oscurantista immagina quando si trova di fronte a ciò che fuoriesce dai confini del loro limitatissimo orizzonte conoscitivo, questo gioco dei sessi delle formiche Pogonomyrmex riproduce da milioni di anni questa comunità vivente.
Nel volume di 750 pagine, Biological Exuberance (Animal homosexuality and Natural Diversity, 2006), di Bruce Bagemihl, biologo e ricercatore della British Columbia University, vengono elencati e analizzati i comportamenti omossessuali, transessuali e bissessuali di oltre 300 specie di soli mammiferi e uccelli. Questo volume è uno dei risultati della decisione presa dalla XXIV Conferenza Etologica Internazionale che dichiarò, solennemente, l’omossessualità delle altre specie animali un legittimo campo di ricerca. Questo avanzamento della ricerca sul comportamento di ciò che è vivente è stato reso possibile dall’importante decisione presa, nel 1973, dall’American Psychiatric Association, che decise di togliere l’omossessualità dalla lista delle malattie mentali del manuale di psicopatologia diagnostica Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders. Oggi l’omossessualità dalla scienza viene definita “una delle espressioni dell’orientamento sessuale, che si esprime in attrazione sentimentale e sessuale tra individui dello stesso sesso biologico”. Già all’inizio del XX sec. si iniziò a prendere in considerazione l’idea di un’analisi scientifica dell’omossessualità, e il primo passo in questa direzione è quello di ricercare dati osservativi e produrre statistiche. A ciò dedicò un suo lavoro il sessuologo e militante omossessuale Magnus Hirscfeld che da un questionario fatto circolare tra studenti ottenne una stima una persona omossessuale su cento. Alfred Kinsey, perseguitato dagli oscurantisti degli Usa, nel suo Rapporto del 1947 ottenne un valore del 5%. Kinsey nelle sue interviste adottò il criterio del materialismo storico ( non sappiamo se consapevolmente o inconsapevolmente) di catalogare gli individui non in base a ciò che dichiaravano di essere ma in base alle esperienze che fanno ( per i fondatori del materialismo storico gli individui, la loro società e la dialettica storica vanno spiegati non come “possono apparire nella rappresentazione propria o altrui, bensì quali sono realmente”- L’Ideologia tedesca).
Dal punto di vista della teoria della selezione naturale, cioè dal punto di vista della scienza del vivente e della sua storia, l’omossessualità pone un dilemma, la cui soluzione arricchirà notevolmente la conoscenza su noi stessi e sul vivente in generale: “Il dilemma darwiniano si interroga sul perché l’omossessualità – un carattere che agisce negativamente sul punto su cui l’evoluzione è più sensibile, la riproduzione – non sia stata eliminata dalla selezione naturale ma al contrario continui ad essere mantenuta nella popolazione” (Anastasia Scotto, Darwin n° 18-2007). La natura, la materia vivente, che l’intelligenza limitata, meschina e crudele degli oscurantisti si rappresenta a sua immagine e somiglianza, è ricca, varia, molteplice e creativa.
Senza i tirannicidi Armodio e Aristogitone non avremo avuto i versi libertari e antirannici di Holderlin : “Niente è v’è ancora sulla terra di più sovrano della mutua sottomissione di una coppia superba come questa”. Oppure la poesia di Walt Whitman, cantore della democrazia americana nella guerra civile contro i razzisti del sud: “Renderò le città inseparabili, con le braccia l’una al collo dell’altra dei camerati, con il virile amore dei camerati”( per camerati il poeta intende intende i soldati dell’Unione che si battevano contro il sud razzista) Whitman, nel 1879, era dell’opinione che la democrazia americana fosse stretta dalla “ morsa sempre più insidiosa del capitale del capitale” e che “la questione che oggi più urge, che produce conseguenze vastissime anche per il futuro, non è quella astratta della democrazia, ma quella dell’organizzazione sociale ed economica, del trattamento dei lavoratori da parte degli imprenditori e di tutto ciò che vi si connette…Se anche gli Stati uniti, come i paese del vecchio mondo, hanno da crescere un immenso gregge di gente povera, disperata, scontenta, nomade, miseramente retribuita, quale la vediamo oscuramente sovrastarci in questi ultimi anni – divorata, implacabilmente seppur lentamente, come da un cancro allo stomaco o ai polmoni – vuol dire allora che il nostro esperimento repubblicano, nonostante tutte le apparenti vittorie, non è, in fondo, che un fallimento malsano”( citato in Alienazione e utopia in Lessing di Luciano Parinetto 1934-2001). Withman ha visto giusto.
Omofobia, oscurantismo antiscientifico e sfruttamento capitalista procedono insieme. In questi ultimi giorni il criminale di guerra Bush, accolto festosamente dal baciapile Prodi, ha messo il veto per la terza volta per bloccare i finanziamenti alla ricerca sulle cellule staminali di origine embrionale. “Gli Stati uniti sono una nazione fondata sul principio che ogni vita umana è sacra. E la nostra coscienza ci chiama a esplorare le possibilità di una scienza che rispetti la dignità umana e in accordo con i nostri valori morali” , ha dichiarato il macellaio di iracheni e afgani. Gli ha fatto eco, la “democratica”, presidente della Camera dei rappresentanti , Nancy Pelosy, adeguandosi all’oscurantismo religioso, come l’italiano Rutelli : “La scienza è un dono di Dio per noi tutti e la scienza ci ha condotto a un orientamento biblico quanto al suo potere di guarire. E ciò vale anche per la ricerca delle cellule staminali provenienti dall’embrione”. Un inciso, molti compagni di Marx ed Engels combatterono e morirono nella guerra civile americana contro i razzisti della Confederazione.
Contro l’omofobia e l’oscurantismo va condotta una lotta senza tregua, essendo consapevoli che la liberazione sessuale può avvenire solo con il rovesciamento rivoluzionario del capitalismo perché il comunismo è “l’umanizzazione della natura e la naturalizzazione dell’uomo”( Karl Marx).
Gian Franco Camboni sez. Ozieri-PCL