lunedì 7 gennaio 2008

Si è chiuso oggi il congresso di fondazione del Pcl

Marco Ferrando rilancia l’opposizione al governo Prodi a partire da una campagna contro il carovita e per aumenti salariali. Al termine dei lavori Marco Ferrando è stato riconfermato portavoce nazionale.

(6 gennaio 2008)

Si è chiuso oggi a Rimini il congresso di fondazione del Partito Comunista dei Lavoratori.

Nella sua relazione conclusiva Marco Ferrando ha sottolineato: ”L’agonia del governo Prodi e della sua maggioranza, la ricerca di un asse Veltroni-Berlusconi-Bertinotti finalizzato ad una nuova legge elettorale, dominano l’attuale passaggio politico. Le sinistre di governo rivelano una volta di più la propria totale mancanza di principi. Invece che contrapporsi alle nuove leggi truffa col rilancio di una battaglia politica proporzionale, negoziano, come sul piano sociale, sul terreno dell’avversario, nell’esclusiva ricerca di una propria tutela di ceto sul piano della collaborazione di classe.

Intanto il PRC vede approfondirsi nettamente, nell’ultima fase, la propria crisi interna.: di consenso e di insediamento sociale tradizionale, operaio e di movimento.”

Nella prossima fase politica il PCL svilupperà un’azione impegnativa su vari terreni:
· La preparazione del partito alla prossima tornata elettorale amministrativa di primavera.
· Il rilancio della campagna di opposizione al governo Prodi, combinato con la denuncia del carattere truffaldino della cosiddetta “ verifica “ annunciata.
· La contrapposizione alla nuova concertazione sulle regole contrattuali. Contro le manovre di governo-confindustria-burocrazie sindacali che cercano di patteggiare qualche riduzione fiscale simbolica sui salari come copertura dell’attacco al contratto nazionale di lavoro, il Pcl rilancia la proposta di vertenza generale, a partire dalla lotta contro il carovita. Con la richiesta di un consistente aumento dei salari e degli stipendi per tutti i lavoratori, di un controllo operaio e popolare sui prezzi, dell’abolizione delle leggi di precarizzazione del lavoro. Il Pcl rinnova la proposta di un’assemblea nazionale dei delegati, a partire dalle fabbriche del No al protocollo, come sede democratica di unificazione dell’avanguardia di classe e strumento di rilancio di una mobilitazione di massa indipendente.

Al termine del congresso Marco Ferrando è stato riconfermato portavoce nazionale del Pcl.

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